Divina Mimesis

Ovvero, un aldilà sottosopra per un aldiquà sottosopra

Ed è subito sera ottobre 25, 2009

Filed under: Uncategorized — Andrea @ 10:31
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Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera

Traete le vostre conclusioni

 

England in 1819 – Percy Bysshe Shelley ottobre 20, 2009

Filed under: Uncategorized — Andrea @ 18:34

An old, mad, blind, despised, and dying king,–
Princes, the dregs of their dull race, who flow
Through public scorn,–mud from a muddy spring,–
Rulers who neither see, nor feel, nor know,
But leech-like to their fainting country cling,
Till they drop, blind in blood, without a blow,–
A people starved and stabbed in the untilled field,–
An army, which liberticide and prey
Makes as a two-edged sword to all who wield,–
Golden and sanguine laws which tempt and slay;
Religion Christless, Godless–a book sealed;
A Senate,–Time’s worst statute unrepealed,–
Are graves, from which a glorious Phantom may
Burst, to illumine our tempestous day.

Traduzione

Un vecchio, pazzo, cieco, disprezzato, e morente re,-
Principi, la feccia della loro ottusa razza, che vivono (lett. scorrono)
Attraverso il disprezzo pubblico, – fango da una primavera fangosa, –
Governanti che né vedono, né sentono, né sanno,
Ma come sanguisughe si aggrappano al loro debole paese,
Fino a che cadono, ciechi nel sangue, senza un colpo,-
Un popolo affamato e pugnalato nel campo incolto,-
Un esercito, che distrugge la libertà e depreda
Fa come una spada a doppio taglio a tutti quelli che la brandiscono,-
Leggi dorate e rubiconde che tentano ed uccidono;
Religione senza Cristo, senza Dio – un libro sigillato;
Un Senato, – il peggiore statuto del Tempo non abrogato,-
Sono tombe, dalle quali un glorioso Fantasma può
Prorompere, per illuminare il nostro tempestoso giorno.

Ho pensato che questa poesia potesse essere abbastanza attuale

 

Divina mimesis in pdf ottobre 3, 2009

Filed under: Divina mimesis — Andrea @ 23:40
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Per chi fosse interessato a questa prima versione del mio lavoro, in attesa di altri colpi di genio o di vostri suggerimenti, rilascio anche la versione integrale in formato pdf, potete farne quello che volete basta che ne citiate la provenienza.

Link per il download

 

Divina Mimesis: 9° parte

I popoli e le case delle libertà si riunivano più sopra

dove il caldo tetto di Arcore li copra

Magnifica era la magione del nostro signore

Conservante ovunque ogni candore

le scuderie piene di valenti purosangue

erano perfettamente tenute da un mafioso che ormai langue

Il cortile interno era pervaso da eccelsi letterati

che come Dell’Utri mostravan libri truccati

Entrammo nella tana del cavaliere

mentre intratteneva da gran cerimoniere

un Harem di bellissime pulzelle

aggraziate più nella forma che nelle favelle

Il cavalier sedeva al centro della stanza

e tutti i suoi seguaci prosperosi di panza

ammiravano la lucidità del cuoi capelluto

non stancandosi mai di cotale beltà

adoravano le sue capacità di leader forzuto

a gli permisero eterna lealtà

Forse un giorno qualcuno capovolgerà questo sgangherato mondo

come il bambino che capovolge di neve piene le palline di vetro tondo

Fine

 

Divina Mimesis: 8° parte

Giunti ormai quasi in cima

con un sempre più fresco clima

incontrammo i fedelissimi del cavaliere

che non facevano altro che pascolare per le brughiere

una volta entrati in questo fortunato circolo

non dovevano far altro che dire

noi della lega non ce l’abbiamo piccolo

e così adoravano il nostro sire,

le arti più sublimi coltivavano sia da vivi che da morti

casino, taverne, bordelli furon le loro corti

 

Divina Mimesis: 7° parte ottobre 1, 2009

Continuando l’ascesa si trovano gli amici del perfetto oligarca

color che truffarono falsarono per comprar la barca

tra loro vi era Ricucci scortato dall’amata Falchi

“Galeotto fu l’SMS e chi lo scrisse” dissero da dorati palchi

In questa popolosa balza di perseguitati

anche Tanzi, Provera, Consorte erano ospitati

Salendo più in alto ci trovammo in un luogo paradisiaco

dove vi erano delle penne le cui parole avevano dell’afrodisiaco

Vespa, Mimun, Riotta, Mazza i grandi nomi

intenti a leccar stivali dei più svariati aromi.

Ancor più su vi era strana gente

sanguinaria, cattiva, impenitente

Provenzano, Riina, Schiavone ne faceano parte

condividevano del cavalier la stessa sorte

fama imperitura ed eterna gloria

per coloro che in molti casi furono boia

 

Divina Mimesis: 6° parte

Paradiso

Entrati nella capiente testa di Forattini

uscimmo e vedemmo sulla spiaggia un’attraente donna in bikini

era la donzella che con grande magnanimità

fu donata dal cavalier al tricolor della fratellanza, uguaglianza e libertà

Da lei fui accompagnato fino alla suprema ascensione

che però constava ancora di qualche scaglione

Sopra la spiaggia una grande piazza era popolata

da tanti ignoranti che mangiavan cioccolata

loro eran contenti della nutella

ma non conosceano nessuna novella

insieme adoravano il cavaliere

che a loro non aveva lasciato alcuno stalliere

 

Divina Mimesis: 5° parte settembre 30, 2009

Uno di loro con accento napoletano

si avvicina e dice in linguaggio nostrano

“noi fummo i magistrati che disgustati

tentammo di scoprire fatture e bilanci gonfiati”

La loro pena era quella di inventare dei processi

che dalla prescrizione son puntualmente recessi

Ancor più in basso albergavano coloro che contro cosanostra

misero in gioco la vita e persero la posta

Falcone, Borsellino si opposero

e per poco la maestà di Lui non lesero

la loro punizione è d’esser bloccati in gigantesche gabbie

le cui sbarre non son di ferro ma di esplosive sabbie

Concludono questo terrificante mondo

coloro che si trovano nell’estremo fondo

e per loro colpa suscitarono il riso di tanti

trasformando i grandi in semplici fanti.

Il mostro a capo di tutto formato era da tre teste

il capo di Luttazzi, Benigni e Forattini era la veste

e la loro pena era ripeter tutte le 25000 barzellette

che dal cavalier supremo eran assai predilette.

Fine dell’inferno farlocco

 

Divina mimesis: 4°parte settembre 29, 2009

Filed under: Divina mimesis — Andrea @ 13:10
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Dopo aver attraversato una montagna degna del Karakorum

ci ritroviamo nel girone

di coloro che pubblicarono l’intercettazione

rubando il pudore dei giusti

essi, denudati dei loro busti

son lasciati in sole mutande

a rifletter sulle proprie lande

Addentrandoci nell’inferno più profondo

la temperatura si alza e l’aria ha il calor di forno

In queste case desolate

vivon senza case

tutti i giudici e i magistrati

che hanno tentato di render illuminati

tutti i cittadini che credevano negli ideali.

 

Divina mimesis: 3°Parte settembre 28, 2009

Filed under: Divina mimesis — Andrea @ 11:56
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Scendendo più in basso Marco mostra

il mio luogo di appartenenza e gli occhi mi lustra

al veder cotali mostri del giornalismo

star lì a rimunginar sul loro stakanovismo

Biagi, Santoro, Montanelli

e nondimeno Vulpio, Iacona e la Gabanelli

Tutti intenti a scriver su stessi ingiurie e calunnie

mentre un insetto venuto dalle fogne

li frusta chiamandoli sovversivi e rivoltosi.

Ai giustizialisti toccava il peggior martirio, di parlar

essi aveano due metri di nastro a chiuder la bocca

e si dimenavano nel tentativo di lenir siffatta rocca

Essi scontavano codesta pena in omnia secula seculorum